Trekking sotto il Monte Pelmo

Posted: 21 Agosto 2013

Pelmo7Con il caldo di luglio la montagna esercita su di noi un’attrazione ancora più forte… così, in questo periodo di grandi impegni e grandi cambiamenti abbiamo deciso di prenderci una giornata per un’escursione in famiglia. Siamo partiti noi sei con mia mamma e mio papà, il vero esperto di montagna.

Abbiamo scelto un sentiero che viene considerato semplice, un’ora e mezza di percorrenza, 250 metri di dislivello. Dal Passo Staulanza al Rifugio Città di Fiume. Ecco come ci siamo organizzati e come è andata.

Pelmo2Abbiamo viaggiato leggeri: due zaini non troppo pesanti con il cambio (completo per i piccoli, doppio per Samuel, una maglietta per i grandi), viveri, acqua, macchina fotografica. E, ovviamente, un mei tai di riserva e la pouch sling. Febe aveva il suo zainetto contenente il suo cambio e quelli di Samuel, Andrea uno zaino mentre Tabita e Luca si sono alternati nel portare l’altro. Io avevo Samuel nel mei tai. Con i suoi 10 kg era il carico più pesante.

Allo Staulanza (1663 m slm) abbiamo parcheggiato la macchina e imboccato il sentiero 472. Il primo tratto è duro, molto duro. Si arranca in salita, ma i bambini sono partiti pieni di entusiasmo e l’hanno fatta senza nemmeno accorgersene! I grandi tenevano per mano Febe e intanto gareggiavano a chi vedeva per primo più segnali di sentiero.

Pelmo3Poi la camminata procede nel sottobosco, il sentiero è comodo, ombreggiato, ci si può rilassare e godersi il fresco.

Fino all’arrivo ai ghiaioni. Usciti dal bosco la vista è mozzafiato: sulla destra il bianco della ghiaia, sulla sinistra un paesaggio che Luca ha definito “da Signore degli Anelli”! Non si può non fermarsi per qualche minuto in contemplazione.

Pelmo9I ghiaioni  mi spaventavano, non amo la ghiaia, le mie caviglie soprattutto non la amano molto… i miei scarponi si sono frantumati durante uno degli ultimi utilizzi ed ero partita con le Blundstone comprate a Sidney 15 anni fa! Invece il sentiero si snoda tranquillo e non presenta grosse difficoltà e anche questo tratto è risultato piacevole e rilassante.

Pelmo5Solo verso la fine si incontrano parecchi massi e per Febe non è stato facile, nemmeno con l’aiuto del nonno. Dopo una caduta e più di un’ora e un quarto di cammino ha chiesto di essere trasportata.

Lo zaino di Andrea è passato a Tabita e Febe ha fatto l’ultima mezz’ora di cammino nel suo amato mei tai. Il percorso è stato di nuovo piacevole, si alternano tratti di sottobosco a tratti aperti e solo alla fine ci si trova ad affrontare un tratto duro di salita. Più facile di quella iniziale, a detta di mio papà, molto più difficile secondo me. Probabilmente ha ragione lui, ma la stanchezza, la fame e il caldo (ormai erano passate le 13) hanno falsato le sensazioni.

Pelmo11L’arrivo è, come sempre in montagna, fonte di soddisfazione! Ce l’abbiamo fatta! Febe è subito scesa dal mei tai per correre a vedere le mucche, intanto noi abbiamno preparato panini e frutta, steso al sole magliette e mei tai ad asciugare, Samuel, che verso la fine stava per addormentarsi ha iniziato a gattonare felice tra l’erba.

Pelmo1Dopo pranzo ci siamo goduti la frescura del posto, i bambini hanno giocato, il mei tai ha fatto da copertina per sdraiarsi al sole…

Pelmo4Dopo un caffè preso al rifugio Città di Fiume (1918 m slm) e dopo aver raccolto l’acqua al torrente (che in teoria non è potabile, ma…) abbiamo preso la via del ritorno.

Pelmo12I tratti difficili all’andata non lo sono stati al ritorno, le salite non erano così ripide da diventare pericolose in discesa. Tabita e il nonno davanti, Andrea che accompagnava Febe e Luca che accompagnava la nonna in coda, io nel mezzo tra i due gruppi, con Samuel sulla schiena che si è addormentato mi sono goduta il silenzio e la quiete della montagna.

Pelmo13Febe ha fatto tutto il ritorno a piedi; arrivata in fondo mi è venuta incontro: “Mamma, sono stanca, voglio andare a casa a dormire!”. Tabita e Luca soddisfatti, noi grandi stanchi ma appagati. Un’esperienza molto bella, da ripetere. Un sentiero consigliato che, grazie anche alla sua varietà non annoia nemmeno i bambini.

Pelmo8 Pelmo6

6 Comments

  • Daria 21 Agosto 2013 at 14:26

    Bravi tutti! Bella passeggiata che non facciamo da troppo tempo!

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  • Gloria 22 Agosto 2013 at 00:56

    Io sono rimasta colpita da quanto sono cresciuti i tuoi ragazzi! Di Tabita, Luca e Febe te l’ho già detto in passato, quindi ora tocca a Samuel: è bellissimo!!!
    Bella passeggiata, bravi!

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  • silvia 26 Agosto 2013 at 18:01

    Che meraviglia!
    Il paesaggio e lo sguardo dei bambini: anche noi siamo stati in montagna e i paesaggi pieni di “giganti” (come chiama mia figlia le montagne) ci hanno fatto sognare e ricordare con gratitudine la nostra piccolezza di umani.
    Viaggiare con i bimbi poi è davvero speciale, forse richiede più organizzazione, ma il loro stupore, la gioia sempre viva nello scoprire il mondo
    è impagabile.

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    • Tiz 27 Agosto 2013 at 22:30

      Hai proprio ragione! Con i bambini si impara a guardare il mondo con occhi nuovi… tante cose che non vedevamo più le riscopriamo grazie a loro!

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  • Orual 12 Dicembre 2013 at 18:20

    Cara Tiz, ho scoperto il tuo blog quest’estate e me lo sono, piano piano, letto tutto… praticamente ogni singolo post! L’ho apprezzato moltissimo, per le scelte originali, la creatività e lo stile sempre equilibrato su ogni argomento.
    Dopo tanti mesi di silenzio, volevo solo dirti che spero che ciò non sia dovuto a nulla di grave e che presto tornerai a postare!
    Un abbraccio!

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    • Tiz 12 Dicembre 2013 at 23:34

      Grazie mille per le belle parole! Non è successo nulla di grave, ma qualcosa di “grosso” sì: abbiamo cambiato casa! Spostare 18 anni di cose accumulate, 4 figli, un cane e un’attività non è impresa facile… soprattutto quando molte cose nella nuova casa te le devi fare da solo. Pensa che ci siamo posati anche i pavimenti! Comunque ora ci stiamo sistemando e conto di tornare ad occuparmi del blog quanto prima! Grazie e ricambio l’abbraccio!

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